La scuola non è solo luogo di trasmissione dei contenuti, ma è uno spazio di crescita psicologica. La scuola è la principale agenzia che la società possiede per sostenere e promuovere la crescita umana e psicologica dei ragazzi.

David Lazzari – Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi


CONSULENZA PSICOLOGICA IN AMBITO SCOLASTICO


La consulenza psicologica si caratterizza come attività di promozione del benessere psicologico e relazionale in tutta la popolazione scolastica.


La finalità principale è quella di prevenire il malessere psicologico degli alunni, dei docenti e del personale non docente attraverso la promozione di relazioni efficaci e funzionali tra tutte le componenti del sistema scolastico (alunni, insegnanti, famiglie, personale non scolastico) e il supporto all’organizzazione scolastica.

L’approccio sistemico guarda il disagio scolastico come condizione legata a processi specifici di interazione-relazione: tra allievo e docente, tra allievo e compagni di classe, nel gruppo-classe preso nel suo insieme, tra scuola e famiglia. Se le difficoltà, sia individuali che di gruppo, sono difficoltà che si costruiscono nel contesto di una trama di interazioni a queste corrispondono soluzioni collettive e contestuali. In quest’ottica ci si focalizza sull’identificazione e l’analisi dei processi interazionali e dei meccanismi interattivi in atto all’interno della classe o dell’istituto che favoriscono lo sviluppo di situazioni di malessere, o che contribuiscono a renderle croniche. Per questi motivi, gli interventi terranno conto di tutti i contesti di appartenenza (classe, famiglia, gruppo dei pari,  gruppo di colleghi, istituzione, ecc.) e cercheranno di coinvolgere, dove possibile, tutti gli attori in gioco.

Ambiti di intervento:

  • Sportello di ascolto rivolto ad alunni, famiglie, insegnanti e personale non docente: spazio d’ascolto, non qualificabile come terapia, con lo scopo di accogliere e sostenere l’individuo, all’interno della propria rete affettiva, relazionale e valoriale, di esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi anche legati ai cicli di vita, rinforzando capacità di scelta, di problem solving o di cambiamento.
  • Progetti di prevenzione e orientamento: interventi di prevenzione, sensibilizzazione, formazione e orientamento su specifiche tematiche/dinamiche sensibili alla popolazione scolastica (es. accoglienza e formazione del gruppo classe; bullismo e cyber-bullismo; orientamento scolastico e professionale; uso consapevole di internet e dei social network; educazione socio-effettiva, relazionale e sessuale; altro).
  • Osservazioni/Incontri con il gruppo-classe: al fine di supportare il corpo docente nella gestione delle dinamiche di gruppo, si prevede la possibilità di assistere allo svolgimento di alcune lezioni e organizzare incontri di osservazione partecipata/intervento al fine di una valutazione della funzionalità delle dinamiche relazioni in ottica preventiva.
  • Consulenza agli insegnanti: partecipazione ai consigli di classe con ruolo consulenziale e di supervisione su casi/tematiche specifiche, al fine di offrire ipotesi di funzionamento psicologico e relazionale di alunni, insegnanti, gruppi-classe, gruppi di insegnanti, e di proporre, quindi, possibili strumenti di intervento efficaci.
  • Formazione per il personale docente e non docente: la formazione e l’aggiornamento si configurano come fattori protettivi che prevengono fenomeni di demotivazione, disinvestimento e burn-out, promuovendo il senso di autoefficacia e la soddisfazione professionale.
  • Incontri con i genitori: momenti di informazione e condivisione su tematiche sensibili alla popolazione scolastica al fine di supportare le famiglie nel potenziamento delle proprie competenze educative.
  • Supporto organizzativo all’istituzione scolastica: la scuola può usufruire della professionalità psicologica per gestire efficacemente la comunicazione verso l’esterno (famiglie, così come altre istituzioni) e verso l’interno (studenti e personale), in modo da renderla più efficace ed incisiva. Lo psicologo può, inoltre, mettere a disposizione le proprie competenze per monitorare il “clima organizzativo”, valutando il livello di soddisfazione interno all’istituzione e mettendo in luce bisogni e domande: attraverso una mappatura della salute e del benessere dell’organizzazione, è infatti possibile implementare interventi e azioni mirate per prevenire il disagio scolastico su diversi livelli.
  • Rete con i servizi territoriali: la congiunzione tra scuola e servizi territoriali che si occupano di minori permette di costruire una continuità di intervento che garantisce maggiore efficacia di prevenzione e tutela del benessere del minore attraverso invii di situazioni che necessitano una presa in carico continuativa e specialistica oppure per un confronto sulle diagnosi e sugli interventi già in atto.