Che cosa accade durante un percorso terapeutico?

Qual è il ruolo dello psicoterapeuta?

E dunque, in definitiva, a che cosa serve effettivamente la psicoterapia?

Per chi si accinge ad iniziare un percorso terapeutico queste sono le domande a cui serve dare una risposta.

Può venirci in aiuto, in questo, il quadro di Salvador DalìParanoiac Visage“, del 1935, che accompagna il titolo.

Posta di fronte alla visione di questo dipinto, la maggior parte delle persone descriverà il soggetto del quadro come un gruppo di persone di colore, abitanti di un qualche villaggio africano, raggruppate intorno ad una capanna. Nulla di più semplice, a prima vista. Tuttavia, tenendo presente che Dalì, abile nella manipolazione delle immagini e nella creazione di sapienti illusioni ottiche, era maestro nella creazione di opere che turbassero l’osservatore, dovrebbe venire spontaneo chiedersi se non ci sia qualcos’altro.

Basta allora un piccolo sforzo e, senza dover modificare il punto di vista o la prospettiva, ma semplicemente dando un altro significato ad alcuni particolari, ecco che il soggetto del quadro può cambiare completamente: il vestito rosso della figura seduta al centro non potrebbero essere due labbra? E la donna sdraiata su un fianco alla sua sinistra non potrebbe disegnare il profilo di un naso? Se si osserva attentamente e ci si sforza un po’, anche la testa dell’uomo accovacciato all’estremità sinistra della capanna, che sembra indossare un copricapo, potrebbe apparire come un occhio aperto e fisso nel vuoto; nello stesso modo il profilo della capanna si potrebbe trasformare nel profilo di un volto e la vegetazione nei capelli. In questo modo, quello che prima appariva come un villaggio africano, si trasforma improvvisamente in un volto accasciato a terra su un lato.

Quello che è stato fatto non è magia, ma semplicemente un cambiamento a livello percettivo in cui è stato possibile risignificare alcuni elementi del quadro per individuare un soggetto completamente nuovo, che esisteva già prima, ma che non si riusciva a vedere.

Questo è proprio ciò che accade durante un percorso terapeutico: la persona porta un vissuto e racconta una storia da cui emerge un quadro di vita che spesso è fonte di malessere.

Compito del terapeuta è quello di accompagnare la persona passo passo in un processo di cambiamento percettivo durante il quale provare a dare significati diversi a quegli stessi eventi, persone e situazioni di vita vissuta che avevano prodotto il quadro problematico. In questo modo è possibile costruire insieme un’immagine nuova della propria storia che generi un vissuto emotivo migliore.

Il terapeuta, quindi, non usa pennelli e colori per cambiare il quadro che gli si presenta davanti, non aggiunge né cancella gli elementi a suo piacimento: il terapeuta lavora con la percezione e con i significati dei vari elementi, affinché il soggetto possa guardare alla sua storia, presente, passata e futura, con uno sguardo nuovo e soprattutto con emozioni nuove.