Cosa si intende per DSA?
La sigla raggruppa quelle difficoltà che riguardano l’ambito scolastico e che vengono definite come Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Tra loro troviamo le difficoltà di lettura – dislessia, di scrittura- disortografia o di calcolo – discalculia. Si tratta di difficoltà legate esclusivamente all’acquisizione e all’automatizzazione dei rispettivi processi..
Spesso il bambino con DSA viene ritenuto pigro, svogliato, chiuso. Molte volte il suo atteggiamento è legato agli insuccessi che sperimenta quotidianamente.
Alcune delle difficoltà più tipiche sono:
- Inversioni di lettere (d/b, s/z) o di numeri (13/31),
- Incapacità di imparare le tabelline,
- Difficoltà ad esprimere correttamente un pensiero,
- Difficoltà a comprendere un testo scritto,
- Difficoltà a copiare dalla lavagna,
- Difficoltà a memorizzare concetti temporali (stagioni, mesi, giorni) o ad organizzare anticipatamente il tempo.
Un errore frequente è quello di pensare che il DSA sia legato ad una scarsa intelligenza. Tutt’altro!
Questi bambini sono, generalmente, molto brillanti dal punto di vista cognitivo.
Riconoscere le difficoltà è fondamentale: grazie ad una corretta diagnosi (effettuabile dal completamento della 2^ classe della scuola primaria) è possibile aiutare il bambino a trovare il proprio canale di funzionamento più efficace, migliorandone l’autostima e correggendo la sua falsa convinzione di non essere intelligente.
Alessia Galli – psicologa dell’età evolutiva, psicoterapeuta